Il carpodromo è solitamente un laghetto di piccole o medie dimensioni (spesso una ex cava) destinato alla pesca sportiva nel quale vengono immessi: carpe, amur, breme, carassi. La pesca nel carpodromo è di tipo "catch & release", il pesce pescato viene tenuto vivo in una capiente nassa e rilasciato a fine pesca, oppure rilasciato immediatamente. La tecnica di pesca più usata è quella con la canna fissa denominata "roubasienne": una canna ad innesti che raggiunge lunghezze attorno ai 15 metri. Il recupero del pesce viene effettuato smontando i singoli pezzi fino ad una lunghezza di circa 4 metri con la quale si completa il recupero del pesce. Normalmente la canna è dotata di un "elastico" che si trova tra la parte terminale (cimino) e la lenza, che consente di poter "duellare" con pesci di taglia anche con lenze relativamente sottili, assorbendo le fughe del pesce. Le esche più comuni sono i bigattini ed il mais.
Viene normalmente chiamato Carpodromo perchè le prede più ambite dai pescatori sportivi sono proprio le carpe.
CARPA
Diffusione e habitat
La forma selvatica della carpa comune si ritiene originaria della Persia, dell'Asia Minore e della Cina. In Europa la specie è stata introdotta molti secoli fa per l'alimentazione, nonostante non possieda carni saporite, per la sua straordinaria capacità d'adattamento. E stata inoltre introdotta nei laghi artificiali per la pesca sportiva
Oggi, anche a seguito di ripopolamenti, è possibile trovarla nella quasi totalità delle acque dolci temperate.
Descrizione
Il corpo della carpa è lungo, ovaloide, con dorso convesso poco sopra la testa. La bocca è protrattile, munita di 4 barbigli carnosi. La pinna dorsale è lunga, le altre sono robuste. La coda è forcuta. La livrea è bruno-verdastra con riflessi bronzei su dorso e fianchi, giallastra sul ventre.
Di lunghezza variabile tra i 30 e i 60 centimetri e peso solitamente compreso tra i 3 e i 35 chili. Eccezionalmente può raggiungere e superare i 40 chili di peso e i 120 centimetri di lunghezza.
Si tratta di un pesce estremamente longevo e si stima possa arrivare a 100 anni di età .
Pesca sportiva
La carpa è uno dei pesci d'acqua dolce più insidiati dai pescatori sportivi a causa delle grandi dimensioni che può raggiungere e della strenua resistenza che oppone alla cattura. Data la non eccelsa qualità delle carni gli esemplari catturati vengono in genere liberati con ogni cura. Si pesca soprattutto con la tecnica della pesca a fondo che in questo caso prende il nome di carpfishing utilizzando una varietà di esche, in genere vegetali, che vanno dal mais alla cosiddetta "polenta" alle più recenti e tecnologiche come le "boilies". Importante è abituare il pesce alla nuova esca gettando nel luogo prescelto grosse quantità dell'esca che si impiegherà qualche giorno prima dell'effettivo inizio della pesca. Con questo sistema si può far abboccare la carpa a qualsiasi esca.
VarietÃ
Si distinguono tre varietà di carpa comune più altri due tipi di carpa assai rare:
La carpa erbivora o Amur (Ctenopharyngodon idella) da molti ritenuta una varietà di Cyprinus carpio è in realtà una specie a sè stante.
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